letteratura politica

Il Principe di Machiavelli

Il contesto del Principe di Machiavelli

Il contesto in cui viene alla luce il Principe di Machiavelli è caratterizzato da una crisi generale dovuta al rientro dei Medici a Firenze. La crisi politica era aperta dalla discesa di Carlo VIII in Italia, avvenuta dopo la morte di Lorenzo de Medici e culminata nel Sacco di Roma del 1527, provocò una crisi nelle corti rinascimentali italiane; gli intellettuali, sempre più tecnici e specialisti, sentirono il bisogno di ritagliarsi uno spazio nuovo all’interno della vita sociale e politica. Tale fu anche l’esigenza di Machiavelli, il quale dopo aver assunto compiti istituzionali, dalla diplomazia alla difesa militare delle mura cittadine, era stato allontanato dalla vita politica cittadina.

Il Principe di Machiavelli è un trattato

Il genere del trattato, come abbiamo visto a proposito del Galateo e del Cortegiano, risponde al bisogno di trovare nuovi modelli che siano in grado di orientare l’uomo nel periodo di crisi e instabilité ? che caratterizza la fine dell’umanesimo. A livello letterario, il genere del trattato si era diffuso gié ? in epoca medievale, così come il tema del sovrano ideale, talmente diffuso che gli esempi potrebbero risalire fino al De Clementia di Seneca.

Machiavelli però stravolge il genere del trattato. La sua si presenta come un’opera spregiudicata, autonoma, lontana dalle convenzioni e dalla retorica fine a se stessa. Machiavelli non fonda il suo pensiero sugli esempi e sull’autorita ? di illustri predecessori, ma scrive ciò che ritiene sia più vicino alla realta?. Interpreta i fatti, delineando così il primo esempio di saggistica personale. Le idee contenute nel Principe sono originali e come dichiarato dall’autore, cercano di rispondere soltanto alla “verita? effettuale” delle cose, cioè ai fatti e alle cause materiali che indirizzano la vita umana.

Machiavelli infatti ricorre alla sua diretta esperienza politica, la caratteristica maggiore del Principe. La seconda consiste nella rinuncia definitiva alla morale nel giudizio sull’attivita? del regnante. Secondo Machiavelli l’uomo di governo non si giudica in base a criteri morali ma esclusivamente in base ai risultati ottenuti, per il suo ingegno nella gestione dello Stato, per i successi e per gli insuccessi.

Nel Principe di Machiavelli i collegamenti con la tradizione certo non mancano, anche se spesso si manifestano in maniera superficiale. Un esempio sono il titolo, scritto in latino; la struttura dell’opera, divisa in capitoli, anch’essi intitolati in latino; l’incipit, che presenta una rassegna di tutte le possibili forme di governo e delle qualita ? ideali del signore (secondo il motivo tradizionale dello speculum principis “specchio del principe”).

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